Renzo Destini: Cronache 2.3

Mc Curry Bacco Artolini intervention Sharbat Gula

Renzo Destini: Cronache 2.3

Cronache del Destino 2.3

Nel rosso coordinato sulla più grande Certezza, l’essenza eterea si fa eccitata, vibrante…vive e trasmette vita. Un insieme di particelle si incontrano si conoscono, danzano tra di loro. A coppie il loro spin diviene complementare e dall’inserimento della Geometria del movimento, viene sprigionata una delle più grandi Energie.

Dove finisce questa forza? Dissipata o forse canalizzata nelle fauci dell’Universo per darne nutrimento e sostentamento. Energia a garanzia della continuità della vita.

Ad un certo punto, il fascio luminoso penetra nella mia mente e come epifania mi narra di qualcosa che immediatamente diviene noto e conosciuto: “quell’energia paralizza e ammutolisce, ma quando se ne comprende l’origine essa diviene la ragione dell’Essere”.

Quello stesso fascio luminoso, nel mentre della narrazione, muta di natura assumendo tutti e nessun colore contemporaneamente. Un vuoto identitario che allo stesso tempo diviene un pieno rappresentativo di tutto quello che necessita di esistere.

“Ho mai provato questa sensazione, conosco o sono in grado di controllare una tale energia?”

La luce ondeggia trasformando i pensieri in proiezioni di un suono in realtà inesistente: “la consapevolezza di tale sensazione non è duratura. E’ come un lampo che percorre la nostra curvatura dello spazio tempo…nonostante la gravità che incontra, la rapidità del suo passaggio rende inefficace ogni deviazione. Forse si, ma non ne sei consapevole. Eppure, nell’inconsapevolezza, l’Amore agisce nell’inconscio e più gli si permette di attraversare le matrici viventi, più queste vengono influenzate dalla sua perfezione.”

remixMc Curry Steve- Sharbat-Gula

intervention by Bacco Artolini on Steve Mc Curry picture of Sharmat Gula (1984)

Intanto, le particelle continuano a ruotare e a incontrarsi…alcune si allontanano, ma la complementarietà è esente dall’influenza delle leggi cosmiche. Per loro non esistono distanze…non esistono tempi. Se ad un certo punto tutto si fermasse, l’equilibrio dell’essenza che ci rende materia, cadrebbe per l’eternità in un suolo mai esistito. Due di queste particelle si avvicinano e si lasciano da me raccogliere.

Ruotando le mie percezioni noto il percorso lasciatomi alle spalle: il luogo del vacuo in cui l’assenza è elemento  di salvezza per l’esistenza. Seguo con lo sguardo i lampi gialli e blu che derivano dall’annichilimento materiale, ma poi qualcosa accade…

“Quanto vedrai è il meccanismo delle Geometrie. Un elemento inerziale autoprodotto dal movimento delle stesse forme, è stato accumulato a tal punto da generarne uno spostamento consistente. Tale mutamento, come trasmissione del moto a ingranaggi sempre più piccoli, è ridotto alla scala esistenziale dell’Essere Umano rendendolo percepibile. Attenzione però: l’Universo non è una macchina…è pensante e ogni mutamento è qualcosa di definito fin nei minimi dettagli. Il meccanicismo è strumento ma non natura del suo essere.”

Come manovra retroattiva di questo viaggio, l’Universo decide gli spostamenti fregandosene della linearità degli eventi e del loro sviluppo. Ad un certo punto, le Geometrie si muovono e come “mordenti” mettono alle strette i lampi gialli e blu dell’annichilimento, stringendoli fino ad obbligarli alla fusione…il risultato, un bagliore Verde Acqueo che illumina e riempie la vacuità.

Seguo la luce con le percezioni fino a condurmi in un angolo di universo dove mi attende un fresco bosco di lecci e farnie. Una pienezza vitale mi pervade e come un prisma vitreo, le geometrie si interpongono direzionando il fascio di luce della Certezza in quella direzione…i lampi Verde Acqueo, divengono dolci e dissetanti torrenti…seguo la deviazione nella sua naturalezza.

…continua….

 

Renzo Destini                                                                                                         02-04-19