Renzo Destini: dal disordine l’equilibrio

Renzo Destini: dal disordine l’equilibrio

Divieto d’Accesso all’Ordine Mentale

Apro la riflessione ringraziando Bacco, che condivide i suoi spazi consentendomi libera espressione in un periodo di particolare stimolo e necessità. Per cominciare qualche definizione razionale, poi passeremo alle visioni conseguenti di consapevolezze, non esprimibili a parole.

Nel merito, l’Ordine è un concetto fisico che si collega alle Leggi della Termodinamica. Esso è minacciato dall’Entropia, ossia la tendenza alla dissipazione energetica del nostro Universo. Più aumenta la dissipazione e più energia sarà richiesta per ristabilire condizioni di minor Disordine. C’è solo un piccolo problema: la tendenza al Disordine è una condizione naturale. Più c’è Disordine e più c’è equilibrio…paradossale.

Declinando questo postulato alla psicologia umana, si stravolge il concetto di “Sanità Mentale”. Può una persona essere definita sana di mente, quando in grado di mettere in Ordine i propri pensieri? Di analizzarli, valutarli, di seguirli…Quando emerge la malattia? Quando si verifica un Disequilibrio tra le capacità percettive e l’ambiente stesso? Ma se la malattia è una condizione di Disequilibrio, allora l’Equilibrio ne è la cura, ma l’Equilibrio corrisponde ad un alto livello di Entropia, pertanto al Disordine.

Rinuncereste a vivere situazioni dagli esiti estremamente certi, per buttarvi in qualcosa di dubbio, ignari dei particolari? Bè, secondo questo ragionamento la risposta sarebbe “Si”, se voi foste, evidentemente, delle persone equilibrate.

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Il Disordine è irrazionale e giace nell’oscurità dell’Inconscio. Esso è la risposta per il raggiungimento del nostro Equilibrio, ma a separarci vi è una spessa porta con indicato un Divieto d’Accesso. Un divieto di varcare la soglia imposto all’ Ordine Mentale, che ci impedisce di proseguire. L’unica modalità è abbandonarlo e lasciarsi avvolgere dal calore dell’Afrodite Antracite. Un passaggio di transizione, dal Vuoto verso gli inferi della non esistenza, per poi riemergere con una nuova luce di certezze, prima eclissata dalle nostre congetture.

Concludo con un sogno recente:

Trovo 3 porte davanti a me: una centrale e 2 ai lati. Una guida mi rivolge la parola dicendo che aldilà delle porte è situato il mio inconscio e che non mi sarà facile accedervi. Afferro la maniglia…la porta si apre…varco la soglia. Ad attendermi in tutte e 3 le stanze…un gabinetto.

 

Il vostro Renzo Destini                                                                                                      30/07/18